domenica 20 gennaio 2008

I bestiari medievali. IV. Fonti e bibliografia

Dall’introduzione a Bestiari medievali, Einaudi, Torino, 1996:
“Sintesi delle conoscenze scientifico-naturalistiche del loro tempo e insieme manuali di dottrina cristiana, i bestiari discendono, in configurazioni via via più ampie, dal Phisiologus greco, il celebre repertorio (composto probabilmente ad Alessandria d'Egitto nel II secolo d.C.), corredato di interpretazioni allegoriche o morali, delle proprietà e dei comportamenti, immaginari o reali, di una quarantina di animali favolosi, esotici o comuni. Si manifesta in questi testi la concezione cristiana del mondo come "foresta di simboli", in cui le realtà visibili sono prima di tutto riflesso di quelle invisibili, metafore della verità rivelata. Scritto dalla mano divina, il libro della natura, come la Bibbia, nasconde infatti dietro un senso "letterale" significati più profondi, da individuare con l'ausilio di specifiche conoscenze e con le stesse tecniche richieste per la corretta interpretazione delle Scritture. E i bestiari si propongono appunto come vere e proprie guide alla comprensione del significato riposto del regno animale, nonché come strumenti utili all'esegesi delle numerose immagini zoologiche presenti nei testi sacri".


FONTI ON-LINE

http://kidslink.bo.cnr.it/irrsaeer/bestiario/copertina/mappagen.html
Percorso dedicato alla lettura di alcuni Bestiari medievali, con brani in traduzione italiana, tratti da:
Il Fisiologo in lingua greca (II-III sec. d.C.) scritto ad Alessandria d'Egitto;
Il Fisiologo latino, una delle numerose traduzioni in latino del Fisiologo greco (la cosiddetta versio BIs, dell'VIII-IX sec.), con l'aggiunta di qualche variante;
Il Bestiaire d'amours di Richart de Fornival, scritto nel XIII sec. in lingua d'oil.

http://www.lavondyss.net/biblioteca/bestiario-medieval-siruela/00.-BESTIARIO%20MEDIEVAL.htm
Bestiario medieval è un testo - in spagnolo - curato da Ignacio Malaxecheverría, (Madrid, Siruela, 1999), che presenta una lettura dei diversi animali fantastici medievali costruita come un collage delle fonti che li riguardano. Per i curiosi casi di cui è ricettacolo la rete, qualcuno ha pensato di digitalizzare completamente il libro e metterlo in linea. A parte le problematiche connesse al diritto d’autore, vale la pena di approffittarne e leggere questa vera e propria miniera di informazioni organizzate.
http://luxatenealibros.blogspot.com/2006/12/bestiario-medieval-ignacio.html
Informazioni su Malaxecheverría e sul Bestiario medieval.



STUDI ON-LINE

http://www.sslmit.units.it/crevatin/franco_crevatin_homepage.htm
Sara Sebenico, I Mostri dell’Occidente Medievale: Fonti e Diffusione di Razze Umane Mostruose, Ibridi ed Animali Fantastici, Trieste 2005: tesi scaricabile in PDF (introduzione, capp. I-V, bibliografia) cliccando dalla home page su "Antrophology".
Articolata e documentata, la tesi fa il punto su una tematica estremamente complessa. Viene così presentata: “Nell'Occidente medievale i mostri sono ovunque: nei bestiari, nella letteratura di viaggio, nelle enciclopedie, nei romanzi, ma anche nei sermoni recitati in Chiesa. I mostri sono diffusissimi nell'arte, in particolare nel periodo romanico e gotico nella scultura religiosa e nella miniatura. I mostri nel Medioevo comprendono le razze umane mostruose, come cinocefali e acefali, gli animali fantastici come grifone, basilisco, unicorno e gli ibridi, ma c'erano anche ibridi vegetali, come l'anatra vegetale o l'agnello vegetale. Il grande successo dei mostri durante il Medioevo non è dovuto a semplice ignoranza o a ingenuità, perché le radici dei mostri sono molto profonde e varie: i mostri medievali sono il frutto dell'eredità greco-romana e degli apporti del Medio e dell'Estremo Oriente, delle tradizioni orali, del Cristianesimo, ma anche di errori di copiatura e di errori di percezione”.

http://books.google.com/books?id=Yi9dzsnBLE0C&pg=PA40&lpg=PA40&dq=mostro+(medioevo%7Cmedievali)&source=web&ots=df2de3tRYH&sig=Etz_g3BI_6jOoGDlezcWRLBCQSQ
Estratti dal libro di Franco Porsia, Liber monstrorum, Laterza, Bari, 1977 (ospitati da Google Libri)


BIBLIOGRAFIA

http://www.tesionline.com/intl/pdfpublicview.jsp?url=../__PDF/15183/15183b.pdf
Bibliografia tratta da una tesi online intitolata Studio sul simbolismo degli animali, dalle visioni sciamaniche al medioevo fantastico.

Morini, Luigina (a cura di). AA.VV., Bestiari medievali, Einaudi, Torino, 1996
http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8806124463
Uno dei più affidabili repertori in lingua italiana.


http://www.libroelibri.com/arkeios-bestiario.htm
Il nome dell’iconografo e archeologo Louis Charbonneau-Lassay (1871-1946), appassionato studioso francese di simbolismo, è legato a Il Bestiario del Cristo, che lo impegnò negli ultimi venticinque anni di vita. Si tratta di un notevole compendio di fonti del mondo cristiano e precristiano, allineate a costruire un’enciclopedia del simbolismo animale rapportato al mistero dell'Incarnazione. Ammirevole per l’impegno erudito, l’opera risulta inevitabilmente talora fuorviante, in quanto la sua applicazione automatica alla lettura di testi visivi dovrebbe tener conto della loro storicizzazione. Si tratta comunque di un repertorio che permette fondamentali scoperte.


Altri testi:

Mezzalira, Francesco, Bestie e Bestiari, Allemandi, Torino-Londra-Venezia, 2001.

Maspero, Francesco, Bestiario antico. Dall'unicorno all'ape, dal leviatano all'oca, un bestiario di miti e credenze. Il significato simbolico degli animali nell'immaginario dei popoli antichi, Piemme, Casale Monferrato, 1997.