lunedì 14 gennaio 2008

I bestiari medievali. I: siti italiani


Foreste impenetrabili in cui si avventura un cavaliere dal cuore puro, senza macchia e senza paura, abitate da esseri ostili e spaventosi come draghi e giganti, oppure da creature umbratili come unicorni e folletti.... Chi non riconosce in un’immagine come questa l'idea del Medioevo ormai divulgata dalle pellicole fantasy?


Ci si dovrebbe chiedere come mai certe forme medievali di mirabilia (del verbo mirari, vedere) possano riscuotere ancor oggi tanto successo. Forse perché incarnano uno dei massimi gradi di alterità delle forme, e quindi di un ignoto che respinge e insieme attira: che chiede di essere visto. Essi rappresentano una sfida alla comprensione, una sorta di soglia aperta, da varcare, che conduce oltre i limiti del mondo naturale. Per l’uomo medievale si potrebbe supporre sia il solo modo parascientifico di spiegare fenomeni a lui ignoti e che quindi egli confina nel soprannaturale.
Da uno dei siti francesi seguenti:
“Sulla scorta di sant’ Agostino, il Medioevo ritiene reali i fenomeni che non può comprendere, ed i racconti ci invitano a credere, con il cavaliere, ai mostri che lo sfidano o alle fate che lo seducono. Questo non impedisce ad alcuni autori di ricordare, fin dal XII secolo, che si tratta di elementi romanzeschi. Con la meraviglia si pone il problema della verità in letteratura, di un senso letterale che occorre saper superare per arrivare alle radici del senso allegorico, scoprendo tramite il piacere della delectatio i vantaggi dell’utilitas”.

Tra le pagine dei testi medievali, le più svariate creature immaginarie di ogni foggia e fattura fanno capolino tra le lettere e scivolano lungo i margini decorati, per trionfare nei capilettera, ossia le iniziali, negli ex libris e nelle marche tipografiche. La stessa cosa accade sui capitelli, sulle mensole, sulle cornici e sui doccioni delle chiese. Non si tratta però solo dei frutti di una fantasia sfrenata. Il senso di questo universo animale o para-animale affonda le sue radici tanto nelle susperstizioni barabariche e nella memoria dell’antico, quanto nell’esegesi biblica.

Di seguito, ecco una serie di link in italiano su animali, ibridi e mostri nei bestiari medievali.

http://www.airesis.net/IlGiardinoDeiMagi/IlGiardinodeiMagi.htm
Una serie di articoli di Franco Cardini, ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze, pubblicati per la prima volta sulla rivista "Abstracta" (n° 6, giugno\luglio 1986, pp. 42-49). Oltre a due testi introduttivi, dal titolo Enciclopedie, trattati, bestiari nell'immaginario medievale e Alla ricerca di un codice interpretativo, nella pagina si trovano schede molto chiare e con preziosa bibliografia sui seguenti animali: drago, cervo, aquila (I e II), unicorno, orso, asino, conchiglia e perla, giraffa, ariete, pantera, civetta, delfino, oca, chimera

http://www.mondimedievali.net/Immaginario/indice.htm
Alcuni degli stessi articoli di Franco Cardini (introduzione I e II, drago, cervo, aquila, unicorno, orso, asino) compaiono anche nella sezione “Immaginario medievale - Mostri, belve e animali nell'immaginario medievale” del sito Mondi medievali.

http://www.mondimedievali.net/Immaginario/indice.htm
Felice Moretti, I bestiari nelle cattedrali. Un importante repertorio e un’analisi approndita dell’iconografia fantastica medievale nella pietra.

http://www.bml.firenze.sbn.it/animalifantastici/index.htm
La Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze ha messo in rete molte immagini di animali fantastici (basilischi, fenici, draghi, centauri, sirene, satiri, minotauri, unicorni, cavalli alati e grifoni) confluite nella Mostra “Animali fantastici”e tratte da manoscritti e libri databili tra il XII e il XVIII secolo. I testi, scritti in latino, greco, volgare e persiano, provengono dall’Italia, dalla Francia, dall’Olanda e dall’Iran.

http://www.bluedragon.it/bestiario/bestiario.htm
Bestiario con 29 soggetti, descritti in brevi schede contenenti citazioni da fonti (non sempre indicate nel dettaglio)

http://www.sistemamuseale.provincia.ancona.it/musei%20news/bestiarimedievali/scheda0.htm
Sito semplice e simpatico, con testi efficaci sul piano didattico. Vi si trova un importante cenno alla funzione mnemonico-didattica e allo tempo classificatoria, cioè pre-scientifica, dei bestiari.

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=588716d84e7bc7550b02410d6b177948&t=30374&page=2
Centauri e sirene: brani tratti dal Manuale di zoologia fantastica di J. L. Borges e M. Guerrero (Einaudi Editore) e dal Bestiario latino, la traduzione in lingua latina del Fisiologo, scritto tra il II e il III secolo d.C. in lingua greca, nucleo centrale delle più tarde stesure dei bestiari medievali.

http://www.steppa.net/html/labirinti/labirinti42.htm
Mostri di ieri e di oggi, con un interessante tabella-specchietto per un confronto...