Tutte “quelle ridicole mostruosità, quelle, per così dire, deformi bellezze e belle deformità” che Bernardo di Chiaravalle non poteva (o forse non voleva) più capire e che - appostandosi sui capitelli dei chiostri o delle navate - scatenavano le sue ire in quanto distraevano i suoi monaci dalle letture o dai canti corali, sono invece per noi una delle più importanti eredità formali del Romanico. Capolavori che Bernardo etichetta come “immundae simiae, feri leones, monstruosi centauri, semihomines, maculosae tigrides, milites pugnantes, venatores tubicinantes”, fornendocene così un piccolo catalogo. Un catalogo che mostra precisi riscontri con quanto si vede ancor oggi nelle chiese abbaziali romaniche.
Ad esempio Bernardo avrebbe descritto così questo capitello di Sant’Antimo, presso Siena: “sub uno capite multa corpora, et rursus in uno corpore capita multa”.
Molti dei mostri romanico-gotici che tanto irritavano san Bernardo sembra siano sopravvissuti al Medioevo, dato che, ormai alle soglie del Cinquecento, si ritrovano a popolare le visioni da incubo del grande pittore fiammingo Hieronymus Bosch. Non può essere un caso.

Ecco allora sorgere il ragionevole dubbio: si tratta davvero di immagini prive di significati simbolici e, soprattutto, frutto della mente perversa di qualche anonimo scalpellino romanico... oppure, come tutto farebbe supporre, questi esseri fantastici segnalano l’esistenza qualcosa di ben più complesso?
È lo stesso dubbio che deve aver avvertito lo storico Jurgis Baltrušaitis (1903-1988), figlio di un famoso poeta simbolista lituano dal medesimo nome. Spinto da questa domanda, verso gli anni trenta del Novecento egli si impegnò in ampie ricerche iconografiche, che lo condussero ad esplorare gran parte dell’Europa, dall’Armenia alla Spagna.
Baltrušaitis scoprì così i legami formali che sottostavano a molte delle più bizzarre forme medievali. Non fantasie di singole menti, ma riflessi di antichi culti orientali e dunque testimonianza di vastissimi scambi culturali.
http://magazine.enel.it/golem/Puntata11/articolo.asp?id=631&num=11&sez=163&tipo=&mpp=&ed=&as=
Due pagine di Jurgis Baltrušaitis sui “grilli” gotici, tratte da Il Medioevo Fantastico (1955), il suo testo più noto. Come dice il sito, “assaggi da un classico sull’immaginario animale”. Con interessanti link su temi animalisti sulla stessa pagina.
http://www.ledonline.it/leitmotiv/allegati/leitmotiv010109.pdf.
Sopravvivenze, risvegli e ripetizioni formali. La metodologia di Jurgis Baltrušaitis. Un testo in pdf di Maddalena Mazzocut-Mis, docente di estetica presso l'Università degli Studi di Milano, specialista dell’autore lituano e autrice di diversi saggi sul brutto e la deformità.
http://www.lettere.unimi.it/Spazio_Filosofico/leparole/duemila/mmcorn.htm
Altro saggio di Maddalena Mazzocut-Mis: La legge della cornice. Un aspetto della morfologia di Jurgis Baltrušaitis.
http://www.wuz.it/Home/RicercaLibri/SchedaLibro/tabid/57/cc/III44XULWPQU4II/Default.aspx
Oltre al saggio più famoso, Baltrusaitis ha dedicato al “Medioevo fantastico” altri importanti studi, tutti editi da Adelphi, quali:
Risvegli e prodigi. La metamorfosi del gotico, Adelphi, Milano 1999
Formazioni, deformazioni. La stilistica ornamentale nella scultura romanica, Adelphi, Milano 2005
Arte sumera, arte romanica , Adelphi, Milano 2007 (pubblicato assieme al Ritratto di Jurgis Baltrusaitis di Jean-François Chevrier).
Per completare il panorama, alcuni link “accessori” su temi qui solo sfiorati:
http://www.binetti.ru/bernardus/14.shtml
Il testo in latino dell’ Apologia a Guglielmo di Saint-Thierry (Apologia S. Bernardi abbatis ad Guillelmum Theoderici abbatem) dall’Opera omnia di san Bernardo di Chiaravalle in latino, esemplata sul testo della Patrologia Latina del Migne. Per chi volesse esercitarsi nella traduzione, il passo qui citato si trova al caput XII, 29.
http://www.flickr.com/groups/medievale/discuss/72157602695462212/
“Cripte, chiostri, castelli e chiese ospitano magnifici alberi le cui chiome sono arricchite spesso da fiori e frutti mirabili... questi sono i capitelli delle architetture medievali”. Così inizia un blog che si prefigge di collezionare immagini di capitelli fantastici (tra i quali anche quello di Sant’Antimo qui posto in apertura) dal simpatico e indovinato titolo “Un diavolo per capitello”.
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=123039
Blog su Bosch e l’arte alchemica. Nonostante qualche svista qua e là, contiene nteressanti stralci dell’introduzione di Buzzati al volume dei Classici dell’Arte Rizzoli dedicato a Bosch, un saggio di Vittorio Sgarbi e un commento al libro di Lynda Harris, The Secret Heresy of Hieronymus Bosch, Floris Books, Edimburgo 1995.
http://it.wikipedia.org/wiki/Popoli_mostruosi
Un catalogo davvero inquietante di esseri ibridi, dagli Aigipani (Pan caprini: corna caprine sulla fronte e zampe di capra) ai Sciapodi (con una sola gamba e un unico grande piede).